martedì 17 settembre 2013

Il corpo sa tutto // Banana Yoshimoto

Autore: Banana Yoshimoto 
Titolo: Il corpo sa tutto



Genere: Raccolta di racconti
Editore: Feltrinelli
Traduzione: Giorgio Amitrano
Anno: 2000
Prezzo: 6,5 Euro
Pagine: 136





Questa raccolta, pubblicata nel 2004 in Italia, mi era rimasta del tutto indifferente fino a quando mia madre non me lo ha comprato: non è tra i suoi romanzi più famosi, non è recente e sono abbastanza sicura che per i più il racconto breve non è la narrazione che i più considerano congeniale.


I racconti sono tredici, ognuno tratta tematiche diverse, quindi ognuno meriterebbe di godere di un proprio giudizio e di una propria autonomia, anche se devo ammettere che solo tre di questi mi sono piaciuti veramente e due in particolare li ho trovati al limite del nauseante; apparentemente non c'è un collegamento tra i racconti ma è il titolo il filo che tiene unite le tredici perle, ma in The sound of silence viene spiegato il motivo:
La persona che nasconde e quella a cui viene nascosto, in una parte profonda di loro stesse, sanno tutte e due di sapere. Anche se la differenza sta solo tra il dire e il non dire, a causa del fatto di aver tracciato una linea, man mano che aumenta il peso del tempo, può anche crearsi una grande lacerazione. Ma può anche accadere che, per il fatto di non aver detto, si possano evitare delle irreparabili ferite. A seconda del carattere dei personaggi coinvolti, quale sia la soluzione migliore può variare, ma ad ogni modo, l'unica cosa che mi sembra sicura è che il corpo e la mente delle persone ricevono e trasmettono molte più informazioni di quanto le persone stesse non pensino. Questa colorazione misteriosa a volte mi spaventa, perché mi dà la sensazione di essere completamente esposta, a volte mi conforta e mi stringe il cuore.
 Sapete che sono una grande fan di Banana Yoshimoto, ciò che mi affascina è la centralità che assume l'interiorità all'interno della vita dei personaggi, la grande fiducia nell'essere umano, nelle sue sensazioni e sentimenti.
Ogni racconto è intimo, personale, alcuno più degli altri (il mio preferito è il primo), alcuni piuttosto improbabili ma sempre scritti con grande delicatezza e capacità di infondere serenità.
Non mi ha colpito, non mi ha lasciato quella sensazione soddisfazione all'ultima pagina: è uno di quei libri che si fa presto a dimenticare.
Riflettendoci però penso che sia il libro che consiglierei a chi non ha mai letto nulla di questa autrice, perché vengono trattati tutti i temi a lei cari ma anche perché la struttura fa si che se un racconto non piace si possa passare al successivo.


da PensieriParole

5 commenti:

  1. Ottimo. Non ho ancora letto nulla di quest'autrice e mi serviva giusto sapere da cosa iniziare, grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tieni conto che non è sicuramente il suo libro migliore ma fa capire come scrive e quali sono i temi che tratta secondo me in modo chiaro.
      Ha uno stile molto particolare, da questo capisci subito se sarà il suo ultimo libro che leggerai o se ti può piacere o meno :) Fammi poi sapere cosa ne pensi!!!

      Elimina
  2. Ho passato l'estate 2000 a divorare tutti i suoi libri e ora continuo a comprarli per alimentare la mia collezione. Ma e' cambiata e preferisco nettamente le sue prime cose- primo tra tutti S.P oppure Amrita o Tsugumi. Il raccontino honeymoon mi e' rimasto nel cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me Armita e Tsgumi sono piaciuto molto, penso che la modalità del racconto le sia più congeniale...Riesce a concentrare in poche pagine dei capolavori!

      Elimina
  3. yet another great post! Can't wait to see more of your posts!

    xoxo;
    Into The Blush, a Beauty Blog by Kenny.

    RispondiElimina

<3 Grazie per aver visitato il mio blog e per il tuo commento <3