sabato 1 febbraio 2014

I sogni segreti di Walter Mitty // James Thuber


Autore: James Thuber 
Titolo: I sogni segreti di Walter Mitty 

Genere: Romanzo
Editore:  Rizzoli
Traduzione: G. M. Brescia
Anno: 1939
Prezzo:  17 Euro (ebook 9,99 Euro)
Pagine: 252





Avete presente il bellissimo libro che è uscito nelle sale qualche mese fa? Beh, dimenticatelo. 
Questo libro è una serie di racconti di James Thumber, un fumettista statunitense che ha scelto di dedicare questa raccolta al suo personaggio più celebre.
Ogni racconto ha una sua identità e alcuni di questi sono correlate da alcune delle celebri vignette di Thumber.
Cosa accomuna questi racconti? Sicuramente la visione del mondo sognante e incantata: l'autore stesso è un sognatore e il mondo, visto dai suoi occhi, è un luogo strano, in cui anche i fatti più seri della vita diventano motivo di scherno: laddove gli altri vedono drammaticità vede comicità.
Come ho detto I sogni segreti di Walter Mitty non è che uno di questi racconti, è molto breve (circa 8 pagine) e non è che un barlume del personaggio che abbiamo visto nel film (più che altro mi ricorda J.D. di Scrubs, if you know what I mean ;) ) e non è stato certo il mio racconto preferito. Tutti i racconti sono di un humor che oggi raramente troviamo, privi di qualunque volgarità e carichi di un velato senso critivo verso la società moderna. 
I racconti che mi sono piaciuti maggiormente sono La notte in cui entrò il fantasma, Altri allarmi notturni e in generale tutti quelli che riguardano la strana famiglia dello scrittore. 
Mi ha ricordato Quattro uomini in barca che ho letto alle scuole medie soprattutto per la visione del mondo sognante  e disincantata allo stesso tempo e per quel sapore malinconico che sono i bei libri scritti decenni fa sanno donare e mi sento di consigliarne la lettura a tutti, soprattutto ai ragazzi che cercano un libro poco impegnativo e divertente.

L'autore James Thurber (1894 - 1961) è stato uno scrittore, giornalista o umorista statunitense. Thurber è uno dei pochi al mondo ad aver diviso la sua carriera tra scrittore di racconti e disegnatore di fumetti. E' uno dei più rappresentativi collaboratori del "The New Yorker", per il quale disegnò anche molte copertine, spesso con la tecnica a carboncino.