lunedì 7 gennaio 2013

Kitchen // Banana Yoshimoto


Tirolo originale : Kitchen

Autore: Banana Yoshimoto 


Genere: Letteratura giapponese contemporanea

Editore: Feltrinelli 

Anno: 1988 (1991 in Italia)

Prezzo: 7 Euro 

Pagine: 148









Romanzo di esordio della scrittrice giapponese Banana Yoshimoto racchiude in sé lo stile che contraddistingue ancora oggi non solo il suo modus scribendi l'immaginario degli scrittori giapponesi contemporanei (Murakami Aruki, ad esempio) con una formazione tradizionale ma che trovano i loro riferimenti nella cultura occidentale. Il romanzo è suddiviso in tre racconti, KitchenPlenilunio (continuazione di Kitchen) e Moonlight Shadow, accomunati dal tema della perdita di una persona a cui i giovani protagonisti sono profondamente legati. Alla fine dei tre racconti è stata pubblicata una postfazione di Giorgio Amitrano, molto utile per capire la scrittrice e i riferimenti culturali a cui la Yoshimoto si ispira. 
Ciò che mi meraviglia ogni volta che leggo un romanzo di questa scrittrice è che non si narra lo svolgersi degli eventi ma l'evoluzione dei sentimenti: sono infatti le sensazioni, il para-normale non l'evoluzione logica frutto di una attenta riflessione a muovere i protagonisti. In questo modo fatti apparentemente illogici e inspiegabili si intersecano alla quotidianità in modo fluido, come in una sinfonia perfetta, creando un'atmosfera onirica e surreale: le scelte dettate dall'istinto, quelle scelte di cui solo noi possiamo trovare un senso quando apparentemente non c'è, che spesso non assecondiamo per paura di non sapere dove ci porteranno, sono l'unica cosa a cui possiamo aggrapparci quando gli eventi ci travolgono e, spesso, ci salvano. 
Ogni tanto dovremmo ricordarcelo.








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