mercoledì 30 ottobre 2013

Come le mosche d'autunno // Irène Némirovsky

Autore: Irène Nemirovsky 
Titolo: Come le mosche d'autunno 

Genere: Romanzo
Editore: Newton Compton 
Traduzione: Di Lernia Alessandra
Anno: 1931
Prezzo: 4,90 Euro (ebook 2,99 Euro)
Pagine: 99 





"Come mosche d'autunno" è un romanzo breve scritto dalla giovanissima Irène Nemirovsky (allora aveva solo 28 anni). Chi di voi la conosce? Io ammetto di non aver avuto idea di chi fosse (accidenti a me..) e anche so che è una cosa che si dice sempre sugli scrittori mai come in questo caso è fondamentale capire la sua vita e le vicende che hanno condotto la sua famiglia a fuggire dalla Russia per arrivare in Francia dove ha vissuto e lavorato. 

Tat'jana Ivanovna è una anziana nutrice che per decenni ha lavorato per la famiglia Karin, la fedele "njaja" di due generazioni di rampolli della ricca casata russa. La Rivoluzione Bolscevica travolge la Russia e sconvolge l'ordine sociale: vede i giovani Kirill e Jurij partire per la guerra, quegli stessi ragazzi che ha visto nascere e crescere. E' lei che rimane nel palazzo quando la famiglia fugge a causa della Rivoluzione ed assiste alla uccisione di uno di questi da parte di uno dei contadini. 
Dopo aver assistito alla distruzione di tutto ciò che aveva di più caro e della realtà in cui aveva vissuto lei e la Russia intera prima di lei decide di seguire i Karin in Francia perché la famiglia che ha servito per quarant'anni è tutto ciò che ha. Nonostante l'età avanzata lascia tutto e vaga per l'Europa senza una vera meta, allo sbaraglio (come le mosche d'autunno appunto..) assistendo alla perdita dell'ultimo stralcio di dignità rimasto alla famiglia.
Tat'jana aspetta con impazienza la neve per tornare, almeno con la mente, nella Russia che in realtà non ha mai abbandonato. 

Il racconto è davvero molto breve ma molto intensoTat'jana Ivanovna non è che il simbolo del popolo russo e del sovvertimento sociale che la Russia ha subito; la storia della famiglia Karin è anche la storia della famiglia della scrittrice che deve lasciare il Paese nativo per trovare un altro luogo da chiamare "casa".
Da amante della letteratura russa mi è sembrato che questo racconto dal tono profondamente malinconico sia l'epilogo della Russia forte e nobile immutata per secoli descritta da Tolstoj, la porta che chiude un'epoca, la stessa sensazione che vuole trasmettere "Il Gattopardo" e che Irene Nemirovsky riesce a cogliere e trasmetterci con un'intensità e maturità che è raro trovare in una ragazza di soli 28 anni: questo racconto è una vera perla, un piccolo gioiello donatoci prima che la prematura morte dell'autrice all'età di 39 anni.






3 commenti:

  1. Questo libro non l'ho ancora letto, ma dalle tue parole capisco che si ripetono, in maniera diversa, dei temi tanto cari a quest'autrice, che, come dici giustamente tu, sono influenzati molto dalla sua esperienza. Sono davvero felice che ti sia piaciuta, è un peccato che non sia conosciuta come merita!

    RispondiElimina
  2. Neanche io ho mai letto nulla di lei, in libreria ho visto diversi suoi lavori. Questa tua recensione mi ha proprio incuriosità e l'inserirò nella mia wishlist. Brava come sempre!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Secondo me ne vale la pena...Nella collana della Newton Compton c'è "Il ballo" (0,99 Euro), anche quello mi è piaciuto molto....
      Comunque grazie, sei un tesoro <3 <3

      Elimina

<3 Grazie per aver visitato il mio blog e per il tuo commento <3