Gli uomini regalano fiori e auguri, anche quelli che il resto dell'anno passano il tempo a guardare il fondoschiena delle passanti, o a non prendere sul serio le colleghe solo per il fatto che hanno due tette.
La sera ci sono solo ragazze in giro, la metà delle quali mi fa seriamente vergognare di appartenere al genere femminile.
Insomma, ogni anno il mio livello di disappunto si alza, soprattutto quest'anno, dopo giorni che ho sentito millanta volte parlare di "quote rosa".
Si, perché poi il resto dell'anno tutto torna uguale e anche se il discorso è lungo, complesso, che porta ad estenuanti discussioni, io spero sempre che qualcuno capisca quanto poco ci sia da festeggiare e molto da pensare.
Ebbene, io vorrei proporvi un libro che di una delle autrici che preferisco quando voglio leggere qualcosa di leggero, piacevole, scorrevole e non troppo impegnativo. Susan Vreeland è pubblicata in Italia dalla casa editrice Neri Pozza (la stessa che pubblica i romanzi di Tracy Chevalier): io la adoro, la maggior parte dei romanzi pubblicati da questa casa editrice sono voci di donne che parlano di donne. Se non la conoscete vi invito a scoprirla!
Il romanzo che vi propongo oggi è veramente splendido e si presta a molte riflessioni sul tema, sebbene non sia quello che si definisce un romanzo "impegnato".
Titolo: Una ragazza da Tiffany
Genere: Romanzo storico
Editore: Neri Pozza
Traduzione: Ortelio M.
Anno: 2010
Prezzo: 18 Euro
Pagine: 504
E' il 1892, a Manhattan, l'Art Nouveau è la moda del momento. Le creazioni della Tiffany Glass & Decorating Company sono l'emblema della nuova bellezza e raffinatezza: le linee morbide, le lampade con paralumi di vetro soffiato colorato, i candelabri splendono nel negozio...Un mondo splendido nelle mani di Lord Tiffany. Ma le vere artefici sono in realtà le Tiffany Girls, le operaie che lavorano per la compagnia: ragazze giovani che vengono dalle famiglie proletarie di immigrati che arrivano a New York per cercare fortuna. Mentre loro sono le braccia, la mente di ogni creazione è Clara, la protagonista del romanzo. Una donna forte, indipendente, ambiziosa, una donna atipica per l'epoca ma che è così facile sentire vicina, oggi.
L'autrice ha cercato di ricostruire la suo storia attraverso le poche testimonianze esistenti e ci ha regalato un ritratto indimenticabile della società newyorkese dell'epoca.
Se amate i romanzi storici lo adorerete, ve lo assicuro!
Sembra una lettura piacevole, e l'ambientazione nella bella epoque invoglia proprio! :)
RispondiEliminaOh mamma, mi sembra di essermi imbattuta una volta nel libro, ben venga ricordarsene, soprattutto sapendo cosa ne pensi ;)
RispondiEliminainizio a seguirti con piacere, mi piace molto la grafica!
Grazie mille, mi fa davvero molto piacere! Benvenuta :)
EliminaMe lo appunto! Grazie!
RispondiEliminaFigurati! :)
EliminaCondivido pienamente il tuo pensiero, purtroppo la festa della donna bisogna viversela tra le donne non aspettando le mimose dagli uomini e visto il periodo è davvero importante portare lo spirito della festa ogni giorno dell'anno.
RispondiEliminaA me il romanzo è piaciuto tantissimo così come adoro Tracy Chevalier, tra parentesi...hai letto l'ultima fuggitiva?
In questo romanzo l'autrice è riuscita a rendere bene il periodo ed il fermento che stava movimentando le coscienze ed a far conoscere nel dettaglio le tecniche di lavorazione del vetro che per me erano in parte una novità.
Sono perfettamente d'accordo con te Cloe!!! Anche io sono rimasta affascinata dalle spiegazioni dettagliate sulle lavorazioni del vetro, devo dire che apprezzo molto che l'autrice in ogni romanzo si documenti a fondo in modo da essere il più precisa possibile, così anche il lettore scopre cose nuove.
EliminaSi, ho letto "L'ultima fuggitiva" anche se non mi è piaciuto tantissimo, questo l'ho preferito.
Grazie per essere passata!