lunedì 7 aprile 2014

Carla Sanchez // Il profumo delle foglie di limone

Autore: Clara Sanchez 
Titolo: Il profumo delle foglie di limone

Genere: narrativa contemporanea
Editore: Garzanti
Traduzione: Enrica Budetta
Anno: 2010
Pagine: 360





"Il profumo delle foglie di limone" è il primo libro di successo della scrittrice spagnola Clara Sanchez. Oltre ad aver vinto il premio Nadal ha avuto un grandissimo successo di vendite. Clara Sanchez ha in questi quattro anni pubblicato altri due romanzi che hanno  avuto un minore successo editoriale e di critica. Ciò che mi ha più incuriosita è stato il fatto che in questo caso ha funzionato più il passaparola che la campagna commerciale. So che molti l'avranno letto tempo fa, quindi non abbiate paura di dire cosa ne pensate! 

Sandra è una trentenne incinta, sola, che non sa cosa fare della propria vita. Casualmente incontrano Fredrik e Karin, due tranquilli e amorevoli vecchietti che sembra vogliano prendersi cura di lei: la accolgono nella propria casa e sembrano proprio quei nonni che Sandra desiderava per il proprio figlio.
Quello che Sandra ben presto scopre però è che Fredrik e Karin sono in realtà due nazisti responsabili di alcuni efferati crimini durante la guerra e sulle loro tracce c'è Julian, un "cacciatore nazisti" arrivato in Spagna dopo aver ricevuto una lettera di Silva, con cui Julian aveva condiviso la permanenza a Mauthausen. Silva, appena morto, ha risvegliato nel vecchio compagno la sete di giustizia e Julian si servirà di Sandra, apparentemente una ragazza sprovveduta e senza prospettive, per arrivare non solo ai due nazisti ma a tutta la "confraternita" di vecchi carnefici rifugiati in Spagna.
La strana amicizia tra i due individui è rischiosa ma non possono fare a meno l'uno dell'altra..Sandra è l'"informatrice", compito accettato non senza rischio e Julian la guida in questa missione il cui obiettivo è la vendetta, costi quel che costi. 
Il pericolo per l'incolumità di Julian lo farà desistere? Sandrà riuscirà a non farsi scoprire o cederà alle lusinghe della vita  che Fredrik e Karin le offriranno?

Il romanzo non è classificabile come un giallo e neanche come un thriller ma il ritmo del racconto è serrato, senza colpi di scena eclatanti ma sufficiente a tenere il lettore incollato per sapere come andrà a finire questa strana storia.
Devo ammettere che sono rimasta colpita che un romanzo come questo abbia avuto un successo simile: quello che la scrittrice ha voluto toccare è un nervo scoperto ma allo stesso tempo uno di quei tasti che permettono di muovere le coscienze. La minuzia di descrizione della vita condotta dalla "confraternita" verte proprio su questo: l'immaginare che ci possano essere individui che dopo mezzo  secolo ancora siano convinti di aver compiuto atti  totalmente legittimi e indossino ancora con orgoglio uniformi naziste non può che infondere un senso di indignazione.
Ho letto il libro tutto in un fiato, non senza qualche stortura di naso e alzata di sopracciglio. L'intera vicenda è alquanto improbabile  per molti motivi, ma la mia domanda è: perché scomodare un tema così delicato e in modo così superficiale? Onestamente non saprei, ho cercato di darmi una risposta e mi sembra di essere giunta alla conclusione che no, non era necessario. Detto ciò i personaggi non sono molto strutturati e sicuramente può essere criticato per molti motivi. 
L'autrice però ha la grande capacità di creare una storia, in modo scorrevole, con una scrittura piacevole. Sicuramente leggerò altri libri della stessa autrice, sperando che abbia capito che molto spesso la soluzione è less is more.  

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